C’è la svolta, ecco cos’hanno trovato: "È lungo 3cm.. (2 / 2)

Durante la seconda sessione dell’incidente probatorio legato al delitto di Chiara Poggi, un elemento inedito è emerso tra i reperti recuperati dalla spazzatura dell’abitazione di via Pascoli, a Garlasco.

Oltre ai già noti resti della colazione – un Estathé, un Fruttolo e un piattino – che secondo gli inquirenti non sarebbero stati consumati dalla giovane da sola, è stato rinvenuto un altro elemento che sarà analizzato. Di cosa si tratta?

Come riportato da fonti giudiziarie, un capello di 3 cm è stato notato sul finire della giornata di esami, poco prima che un blackout interrompesse le attività del laboratorio della polizia scientifica di Milano. In un primo momento si era ipotizzato potesse trattarsi di un pelo di gatto, considerata la presenza di un felino in casa Poggi.

Tuttavia, gli esperti avrebbero successivamente confermato la natura umana del reperto, compatibile con un capello. Resta ora da capire se sarà possibile ricavare un profilo genetico da quel frammento. La presenza o meno del bulbo pilifero – elemento indispensabile per l’estrazione del DNA nucleare, utile per un’identificazione precisa – non è stata ancora accertata. In assenza del bulbo, si tenterà comunque l’analisi del DNA mitocondriale, che consente di stabilire legami di parentela in linea materna o di escludere determinati soggetti.

Questo ritrovamento, proveniente dalla spazzatura prodotta poche ore prima della scoperta del corpo, assume un peso particolare: Chiara, infatti, era sola in casa nei giorni precedenti, mentre la famiglia si trovava in vacanza in Trentino. Resta da chiarire se questo capello potrà offrire nuovi spunti investigativi o se, come avvenuto nel 2007 con altri reperti piliferi analizzati, si rivelerà poco significativo.