Caterina Caselli: la drammatica notizia poco fa

Caterina Caselli, il "casco d'oro" della musica italiana,. si è lasciata andare ad un drammatico racconto che ha lasciato i telespettatori visibilmente commossi.

Caterina Caselli: la drammatica notizia poco fa

Caterina Caselli, il “Casco d’oro” della musica italiana, ospite di Serena Bortone a “Oggi è un altro giorno“, un po’ di tempo fa, nella puntata del 10 febbraio, dopo aver ricordato ai telespettatori che, su Rai3, quella stessa sera, sarebbe andato in onda il documentario sulla sua vita e sulla sua carriera dal titolo “Caterina Caselli – Una vita, cento vite”, si è lasciata andare ad un’emozionante intervista.

Tra ricordi del passato ed aneddoti, la produttrice cinematografica e talent scout ha commosso tutti coloro che hanno seguito la puntata, con parole semplici ma arrivate dritte al cuore.

Il drammatico racconto

Dopo essere entrata in studio sulle note di Nessuno mi può giudicare, recentemente cantata dalla Rettore al Festival di Sanremo nel corso della serata dedicata alle cover, la Caselli racconta che quella canzona l’avrebbe dovuta interpretare Celentano ma poi, lui scelse Il ragazzo della via Gluck e lei potrà cantare quella canzone che le ha cambiato la vita. Caterina ha raccontato le sue emozioni salita sul palco di Sanremo nel 1966: “Sul palco non ho avuto molta paura, avevo già cantato in pubblico e avevo un certo senso di sicurezza, non ero intimidita e poi l’incoscienza dell’età che ti rende più sciolta”. Una canzone, la sua, che ha fatto la storia, rivoluzionando e scardinando non pochi pregiudizi dell’epoca.

Ma poi i ricordi hanno preso una piega diversa, l’anno dopo, nel 1957, quando cantava a Sanremo ‘Il cammino di ogni speranza‘. La cantante prosegue il suo racconto:” Cantavo a Sanremo una canzone difficile, eravamo tutti ospiti all’Hotel Savoy e una notte verso le due, io sentii fuori dalla stanza strani rumori, un vocìo, passi affrettati e mi ricordo che non sapevo nulla ma c’era qualcosa di anomalo“.

Nella hall c’era Dalla con la vestaglia con altri cantanti e seppero tutti del suicidio di Luigi Tenco, che per lei rappresentò un doppio dramma, dato che suo padre si era tolto la vita quando lei aveva solo 15 anni. Un suicidio avvenuto in altri tempi, quando questo gesto veniva considerato come un sintomo della pazzia e come un segno manifesto di una debolezza incompresa.

Per anni non abbiamo mai parlato di questo perché mia madre non voleva. All’epoca la depressione non era considerata una malattia. c’era una società molto dura, non comprendeva molto il fatto che una persona si potesse suicidare e si diceva ‘vabbè, era un matto, e quindi magari anche le figlie’” ha dichiarato Caterina, concludendo: “Mia madre ci voleva proteggere per cui ci disse proprio ‘noi di questa tragedia non ne parliamo’, e io ho tenuto celato questo mio dolore per un bel po’ di tempo”. 

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