Casteldaccia, deceduti cinque operai: ecco chi sono le vittime (2 / 2)

Quanto accaduto in Sicilia in queste ore ha davvero dell’incredibile. I cinque operai sono deceduti durante alcuni lavori di manutenzione della rete fognaria, e non erano in una cisterna come si diceva nei primi momenti dell’accaduto.

Gli operai sono rimasti intrappolati in una vasca delle acque reflue nell’impianto gestito dall’Amap, l’azienda municipale acquedotti. Gli operai erano intervenuti per rimuovere una ostruzione quando all’improvviso avrebbero esalato le sostanze tossiche presenti nella vasca e quindi sarebbero deceduti.

Le persone che hanno perso la vita sono Epifanio Assazia, Giuseppe La Barbera, Giuseppe Miraglia, Roberto Raneri, Ignazio Giordano. Tre di loro si erano recati sul posto per soccorrere i colleghi che avevano chiesto aiuto in quanto si erano resi conto che stavano inalando esalazioni pericolose.

Due di loro accorsi in aiuto sono deceduti mentre un altro operaio si trova ricoverato in gravissime condizioni e le prossime 48 ore saranno decisive per capire se possa farcela o meno. La Barbera, 28 anni, è il più giovane degli operai che ci hanno rimesso la vita in questo triste episodio di cronaca.

Lui è l’unica persona originaria di Palermo ad aver perso la vita. Altri quattro operai sono invece ricoverati e le loro condizioni al momento non desterebbero preoccupazioni anche se devono essere tenuti sotto controllo medico in quanto anche loro hanno ispirato le esalazioni tossiche della fogna.

Sul caso indaga la Polizia di Stato. “Auspico che sia fatta piena luce sulle dinamiche del sinistro. Ma l’ennesima inaccettabile strage sul lavoro – a pochi giorni dal Primo maggio – deve riproporre con forza la necessità di un impegno comune che deve riguardare le forze sociali, gli imprenditori e le istituzioni preposte” – queste le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Gli operai pare non indossassero maschere protettive.