Caso Sharon Verzeni, la scoperta poco fa dalle telecamere (2 / 2)

In questi giorni, il lavoro degli inquirenti è incessante per ricostruire, con dovizia di particolari, quello che è successo alla povera Sharon Verzeni, la cui scomparsa, per moltissimi aspetti, è un giallo cui occorrerà trovare delle risposte.   Importante il contributo offerto dagli  impianti di videosorveglianza,  che potrebbero aver ripreso qualcosa di molto interessante nel caso.

Le indagini, attualmente, si concentrano  su ciò che è stato catturato dalle telecamere,  ossia su chi  potrebbe essere stato presente nel momento  in cui la Verzeni è stata raggiunta da  parecchie coltellate, mentre  mentre passeggiava a Terno d’Isola,  la notte tra il 29 e 30 luglio scorsi.

Attualmente, gli uomini del Nucleo investigativo di Bergamo e del Ros,  stanno attenzionando una ventina di persone , inquadrate dalle telecamere di videosorveglianza  proprio nei pressi del luogo in cui la povera Verzeni è stata freddata.

 

A fornirci ulteriori dettagli ci ha pensato la stampa. Purtroppo c’ è un problema non da poco,  legato alla qualità delle immagini riprese dalle telecamere che sono scure e di bassa qualità.  Proprio per cercare di   avere dei frame più nitidi, sarà compito degli espetti, con l’ausilio di  tecnologie,  provare a migliorare la qualità delle immagini.

L’attenzione degli inquirenti, in queste ore, si sta concentrando, in particolare,  su  una persona in bicicletta, ripresa dagli impianti di sicurezza.  Alla guida della stessa, probabilmente, un  uomo,  che in sella alla bici, si aggirava in via Castegnate attorno alle 00.50 del 30 luglio,  sebbene chi indaga ritenga che si tratti non del colpevole del femminicidio ma di un  testimone oculare, salvo prova contraria, ovviamente.  Seguiranno ulteriori aggiornamenti.