Caso Sharon, ha confessato: "Sì, sono stato io" (2 / 2)

Dopo un mese dal delitto, abbiamo la svolta. Il 30enne italiano con origini marocchine,  finito in cella  col sospetto di aver tolto la vita a Sharon Verzeni, stando a quanto riportato da fanpage.it, nostra fonte di riferimento per la stesura di questo articolo,  ha confessato il delitto e il suo racconto alle forze dell’ordine è agghiacciante, poiché l’uomo, reo confesso, ha spiegato  il motivo per il quale si è macchiato del tremendo reato.

Il 30 enne ha dichiarato alle forze dell’ordine di non conoscere la barista, e di averla accoltellata senza motivo,  dopo essere uscito di casa con il preciso intento di “eliminare qualcuno”.

Gli inquirenti, per identificarlo, hanno fatto leva in modo decisivo sulla marca della bicicletta usata per la fuga e sui vestiti da lui indossati, sino al  fermo,  da parte dei carabinieri, avvenuto in  un’abitazione nel Bergamasco e non vi è un preciso movente per il quale avrebbe  tolto la vita alla Verzeni, quanto meno per il momento.  Su questo sono d’accordo carabinieri e inquirenti.

Il 30enne non è legato allo spaccio, né avrebbe provato a derubare la donna,  né  ad importunarla in alcun modo. Ha dei precedenti ma non per  criminalità.  Il reo confesso è stato catturato dalle telecamere la notte del 30 luglio,  mentre fuggiva in sella alla sua bici,   lontano da via Castegnate, luogo di commissione del delitto.

Sharon, come riportato da fanpage.it,  alle 00:52,  Sharon è  stata accoltellata quattro volte, venendo raggiunta alle spalle. La svolta è arrivata dopo un mese dal decesso della povera donna. Una notizia clamorosa, fortissima, per la cronaca nera nazionale,  che ha seguito con attenzione il giallo della 33enne. Seguiranno ulteriori aggiornamenti che, ovviamente, saremo pronti a fornirvi .