Sara Campanella, una studentessa universitaria di 22 anni originaria di Misilmeri (Palermo), ha perso la vita il 31 marzo 2025 a Messina per mano di Stefano Argentino, suo collega di corso arrestato poco dopo il delitto. Iscritta alla facoltà di Scienze Infermieristiche dell’Università di Messina, è stata colta di sorpresa in pieno giorno mentre si trovava per strada nei pressi del Policlinico.
Secondo le indagini, Argentino avrebbe tormentato Sara per circa due anni, non accettando il suo rifiuto alle sue avances. In un messaggio vocale emerso successivamente, Sara gli aveva chiaramente detto di non volere nulla da lui e di lasciarla in pace.
Oggi, 6 aprile, è stata allestita la camera ardente nella chiesa delle Anime Sante in piazza Comitato, mentre i funerali si terranno domani, lunedì 7 aprile, alle 10:30 presso la chiesa San Giovanni Battista. La comunità di Misilmeri ha accolto la salma di Sara il 5 aprile, con una processione che ha attraversato le strade di Palermo, Villabate e infine Portella di Mare, la frazione di Misilmeri dove la giovane viveva.
Dopo il delitto, Argentino ha contattato la madre, Daniela Santoro, esprimendo l’intenzione di togliersi la vita. La madre ha dichiarato di aver deciso di recarsi a Messina per prenderlo, senza essere a conoscenza del delitto commesso dal figlio.
Raggiunto dalle forze dell’ordine presso un’abitazione di famiglia al mare, il 27enne è stato trasferito nel penitenziario. A dire dei suoi legali, i primi giorni dietro le sbarre sono stati particolarmente duri per Argentino. E’ di pochi minuti fa la sconcertante notizia dal penitenziario. Il triste annuncio è appena arrivato: scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva.