Caso Pierina Paganelli, scarcerazione Dassilva: "Il suo Dna non c’è sul corpo" (2 / 2)

Il Dna di  Louis Dassilva, unico indagato e in cella da luglio per  il delitto della pensionata 78enne Pierina Paganelli,   non è presente sul corpo della  donna né sulla scena del  femminicidio e questo risultato  va a riscrivere in toto il giallo che ruota attorno alla scomparsa di Pierina.

Dopo mesi di immane lavoro,  la perizia genetica,   effettuata da professor Emiliano Giardina,  a cui il Gip del tribunale di Rimini Vinicio Cantarini aveva chiesto di determinare se le tracce biologiche fossero riconducibili al senegalese, è arrivata a questo importantissimo risultato, che ribalta quello precedente.

L’avvocato Riario Fabbri, che assiste Dassilva,  assieme al collega Andrea Guidi, al Corriere di Romagna, ha dichiarato: “Un risultato determinante che esclude il nostro assistito dalla scena del crimine oltre ogni ragionevole dubbio”.

Dopo l’arresto di Louis Dassilva, e senegalese,  avvenuto il 16 luglio scorso, ora è tutto da riscrivere.  I legali dell’uomo hanno aggiunto: ” Se anche l’incidente probatorio sul filmato della cam3 darà un esito egualmente favorevole per il Dassilva, provvederemo a presentare l’istanza di scarcerazione. Ciò che per noi è importante è che la conclusione dell’incidente probatorio escluda la presenza del mio assistito sulla scena del delitto Paganelli, con un risultato che potrà essere inserito direttamente nel materiale per il processo”.

Il delitto di Pierina Paganelli, fondato da sempre su un durissimo botta e risposta tra le due donne, una la moglie, l’altra l’amante, di Dassilva e sul presunto movente, legato al timore del senegalese di finire la sua relazione extraconiugale, ora è tutto da rivedere.   Una notizia improvvisa, questa, che ha scosso il mondo dell’informazione, dopo tanti mesi dal giallo della pensionata. Ad oggi, dunque, dovrà  tutto rifarsi, cercando il responsabile del delitto.