Caso Pierina Paganelli, la confessione: "Il killer una donna.. (2 / 2)


Tra i principali sospettati del delitto di Pierina Paganelli spicca Louis Dassilva, il vicino di casa che è l’unico indagato per il caso e che è stato trasferito nel penitenziario lo scorso luglio. In queste settimane c’è stata però una clamorosa svolta sul caso: gli esami del DNA hanno escluso tracce dell’uomo sulla scena del delitto, rendendo dunque plausibile l’ipotesi della scarcerazione.

Ospite di Quarto grado, in queste ore è intervenuta sul caso Valeria Bartolucci, moglie di Louis Dassilva, molto sollevata dagli risultati degli ultimi esami della scientifica. “Ora aspettiamo, spero che venga escluso definitivamente da questa vicenda. Non so cosa ha la procura, ma se le prove sono queste lo devono scarcerare“, ha detto la donna.

Bartolucci ha ribadito la convinzione dell’innocenza di Dassilva e si è detta fiduciosa che emergerà la verità, inclusa l’identità dell’uomo ripreso dalla telecamera 3, che ritiene non sia suo marito. Bartolucci ha espresso preoccupazione per la presenza di un killer ancora a piede libero, temendo per la propria sicurezza.

Ma a catturare l’attenzione dei telespettatori è stata soprattutto una riflessione della Bartolucci sull’identità del possibile killer. “Bisogna individuarlo o individuarla. Dicono tutti che c’erano due persone, potrebbe essere coinvolta anche una donna, non importa, ma bisogna fare giustizia“, ha detto la moglie di Dassilva, invitando a focalizzare l’attenzione su chiunque, anche una donna.

Riguardo al furto della cassaforte dalla casa di Paganelli, Bartolucci ha ricordato di aver udito rumori sospetti la notte prima della scoperta, ma inizialmente li aveva attribuiti a un vicino. Ha poi notato i sigilli strappati il giorno successivo, alimentando i suoi timori. Infine, ha affermato che l’assenza del proprio DNA sulla scena del delitto non la sorprende, auspicando una riabilitazione della sua reputazione e un avanzamento concreto verso la giustizia.