Il caso Paganelli, tra tensioni giudiziarie e colpi di scena, continua a dividere opinione pubblica e gli stessi investigatori. Tra gli elementi chiave nel caso spicca la registrazione audio proveniente dal garage e il filmato della videocamera della farmacia (la cosiddetta “cam3”).
Secondo il consulente Davide Barzan, le immagini, pur non perfettamente nitide, potrebbero essere determinanti nell’individuare il killer. La Procura evidenzia inoltre alcune presunte condotte di depistaggio di Dassilva, come il lavaggio delle scarpe e la mancata consegna degli abiti.
Sul fronte opposto, la difesa di Dassilva ha presentato una memoria di 161 pagine, sostenendo che il quadro indiziario si sia ormai indebolito. Gli avvocati Riario Fabbri e Guidi puntano in particolare sull’attendibilità compromessa della testimone Manuela Bianchi e sull’assenza di prove scientifiche decisive. Intanto è attesa in giornata una clamorosa svolta.
È attesa per oggi la decisione del gip Vinicio Cantarini sulla richiesta di scarcerazione di Louis Dassilva, il 35enne senegalese indagato per il delitto di Pierina Paganelli, la 78enne trovata priva di vita a Rimini il 4 ottobre 2023. Il pm Daniele Paci ha chiesto il rigetto dell’istanza, ritenendo che Dassilva debba rimanere dietro le sbarre sulla base di nuovi elementi emersi durante gli incidenti probatori.
Protagonista controversa della vicenda è anche Valeria Bartolucci, moglie di Dassilva, che ha più volte cambiato versione. In una conversazione intercettata, tenta di rassicurare il marito dicendogli che il DNA non lo collegherebbe alla scena del delitto, ma le sue dichiarazioni risultano contraddittorie.