Le indagini sono ancora in corso per chiarire la dinamica dei fatti, con particolare attenzione ai risultati dell’autopsia e ai test del DNA. Uno degli elementi più inquietanti riguarda il ritrovamento di un pigiamino insanguinato nella spazzatura della clinica Villa dei Fiori, dove il padre aveva portato la bambina.
Questo dettaglio ha sollevato interrogativi, suggerendo che l’uomo, unico indagato, potrebbe aver cambiato la piccola prima di portarla in ospedale. Il 25enne era responsabile sia della custodia della figlia che della sorveglianza del cane pitbull.
Secondo un servizio del Tgr, inizialmente si pensava che il pigiamino fosse stato gettato tra i rifiuti domestici prima di finire in discarica, ma successivamente è emersa un’altra verità. Quale?
L’avvocato del padre ha negato che il pigiama fosse stato menzionato nei verbali di sequestro. Gli investigatori stanno ora cercando di capire chi abbia gettato l’indumento e quale ruolo possa avere nella ricostruzione degli eventi. E’ probabile che sia stato trovato direttamente nella clinica e che fosse stato buttato dal personale sanitario.
Nel frattempo, il procuratore di Nola, Marco Del Gaudio, ha denunciato la diffusione di notizie false, alcune generate con l’intelligenza artificiale, che avrebbero contribuito a creare confusione sul caso. In particolare, sui social network sono state diffuse immagini errate attribuite alla bambina con lo scopo di escludere la responsabilità del pitbull. Gli esami del DNA e l’analisi delle feci dei cani presenti in casa saranno determinanti per stabilire le responsabilità e fare piena luce sui fatti.