Emanuele Ceo, il medico che ha soccorso Giulia, subito dopo averla prelevata dalle braccia del padre, visibilmente scosso, ha fatto delle dichiarazioni che rappresentano un autentico colpo al cuore per tutti noi e per gli inquirenti.
Queste, come riportato da Il Mattino, sono le sue parole: «Giulia Loffredo era morta già da almeno mezz’ora e aveva il volto massacrato dai morsi del pitbull di famiglia quando nella notte di sabato15 febbraio è giunta al pronto soccorso della clinica Villa dei Fiori di Acerra, distante dall’abitazione appena tre minuti a piedi”
La piccola, dunque, è stata colpita dall’animale ed è deceduta nella camera da letto dell’appartamento del rione Ice Snei in cui, nella notte tra sabato e domenica, stava dormendo insieme con il papà Vincenzo perché il cane dopo averle afferrato la testa tra le sue fauci, l’ha sballottata e per lei non c’è stato nulla da fare.
Un racconto davvero straziante, quello di Ceo, uno di quelli che ci fa capire ciò che la povera bambina ha subito e che definisce meglio la dinamica della straziante vicenda che ha scosso Acerra e tutta l’Italia.
Ancora restano diversi buchi neri da fugare ma, pian piano, vengono definiti i contorni della scena in cui la piccola è venuta a mancare. Resteranno da accertare le responsabilità del caso e la comminazione delle pene. Seguiranno ulteriori aggiornamenti che vi forniremo