Don Vergari è l’unico religioso formalmente indagato e poi prosciolto in 41 anni di indagini, volte a scoprire cosa sia successo ad Emanuela Orlandi. Il tempo non scorre solo per i familiari della povera 15enne ma anche per lui che oggi à molto invecchiato, avendo 88 anni. Sappiamo che è stato cappellano di Regina Coeli e Rebibbia, oltre che rettore della basilica di Sant’Apollinare. Queste ore saranno determinanti, poiché proprio lui vuoterà il sacco, con la speranza di dire qualcosa di cruciale su Emanuela.
Lo farà domani, giovedì 9 gennaio, a San Macuto, in cui sarà ascoltato dai 40 membri della Bicamerale di inchiesta sulle scomparse di Mirella Gregori e Emanuela Orlandi. Don Vergari, come noto, divenne grandissimo amico di Renatino de Pedis, il boss della banda della Magliana, ai tempi in cui era in cella a Rebibbia, mentre lui era curatore delle anime.
Don Vergari è stato rettore della basilica di Sant’Apollinare, quella in cui De Pedis è stato sepolto. Tra loro nacque una vera e propria amicizia, al punto che ne officiò il matrimonio con Carla Di Giovanni.
Don Vergari è stato l’unico religioso indagato per la scomparsa di Emanuela Orlandi. Le indagini da parte della Procura di Roma hanno portato al suo nome nel 2012, con l’accusa di concorso in sequestro di persona aggravato dal decesso dell’ostaggio. Oltre a lui, Marco Accetti, che secondo alcuni potrebbe essere l’Americano; Sabrina Minardi, ex compagna di De Pedis; Sergio Virtù, autista del boss e altri due esponenti della banda della Magliana. Tutti sono stati prosciolti soltanto tre anni dopo, con il cambio del procuratore, da Giancarlo Capaldo a Giuseppe Pignatone
Domani, davanti alla commissione, bisognerà chiarire il ruolo di Don Vergari sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e quale fosse l’effettivo rapporto del religioso con De Pedis.