Caso Martina Carbonaro, dal penitenziario arriva la triste notizia su Alessio Tucci (2 / 2)

Alessio Tucci, il diciottenne accusato del delitto dell’ex fidanzata Martina Carbonaro,  non riesce a dormire e fatica a reggere la quotidianità del  penitenziario in cui è recluso.  A renderne contezza è il suo legale,  Mario Mangazzo, al termine dell’udienza di convalida del fermo nella casa circondariale di  Poggioreale.

Il legale ha fatto sapere che “ha rappresentato grosse difficoltà nella gestione della giornata, dell’ambiente detentivo. È provato, profondamente scosso. In questo momento si trova in una zona protetta, sotto sorveglianza continua”

Alessio Tucci si trova in custodia cautelare, dopo aver confessato di aver tolto la vita alla sua ex fidanzata ,   ad Afragola, vicino Napoli,  dando vita all’ennesimo femminicidio che occupa le prime pagine della cronaca nazionale.

L’avvocato Mangazzo ha negato qualsiasi intento di accanimento, dicendo: : “Non c’è stato accanimento. I colpi sono stati tre e Martina ha perso conoscenza quasi subito. Alessio non ha infierito oltre quel momento, secondo quanto ci ha riferito. È stato un gesto impulsivo, esploso in pochi istanti”.

Tutto sarebbe partito dal rifiuto di un abbraccio da parte di Martina, che si sarebbe voltata di  spalle. È in quel momento che il ragazzo l’avrebbe aggredita, colpendola alla testa da dietro. L’avvocato spiega che il giovane non sa se la ragazza fosse ancora viva quando ha deciso di occultarne il corpo: “Ha riferito che non respirava più. Dice di essersi reso conto tardi della gravità di quanto aveva fatto”. Tucci, nelle fasi finali dell’interrogatorio, avrebbe mostrato segni di pentimento, afferma il suo legale: “Ha espresso dolore e angoscia. Ha chiesto scusa, per quanto possano valere, alla famiglia di Martina e ai suoi stessi genitori. Ripete spesso: ‘In quel momento non ero io. È stato un raptus di gelosia e rabbia”