Caso Liliana Resinovich, da Trieste arriva la triste conferma su Sebastiano Visentin (2 / 2)

Sebastiano Visintin,   intervistato ieri sera da Quarto grado, ha dichiarato: “È un momento in cui è giusto non apparire, non a Quarto Grado o altra trasmissione. Ho sempre cercato di dare un mio contributo ma evidentemente ho commesso qualche errore, ho parlato un po’ troppo”.

Sebastiano, commentando i risultati della super perizia effettuata dalla dottoressa Cattaneo,  che  è pervenuta alla conclusione che la moglie Liliana non si sia tolta la vita ma sia stata  strangolata dopo la scomparsa, ha esternato le sue sensazioni dinnanzi alle telecamere.

Davanti a milioni di italiani in ascolto, ha dichiarato:  “Io spero che la Procura abbia la possibilità di guardare all’insieme delle cose e capire cosa c’è e cosa non c’è. Penso che sia inevitabile un confronto tra le consulenze, saranno poi gli inquirenti che le valuteranno”.

Sebastiano Visintin non sta passando un bel periodo, poco ma sicuro, in quanto il Tribunale di Trieste  ha deciso di rinviarlo a giudizio per diffamazione nei confronti dei vicini di casa, Gabriella Micheli e Salvatore Nasti.

L’uomo  ha precisato che questo è un momento in cui è giusto non apparire,  precisando: “Ho sempre cercato di dare un mio contributo ma evidentemente ho commesso qualche errore, ho parlato un po’ troppo, non avevo la lucidità o quella dote che hanno gli avvocati perché io non so parlare, vivo il momento. Mi metto nelle mani dei miei consulenti, sono quasi un osservatore, ho perso mia moglie e solo questo a me interessa”.   Sul finale dell’intervista, ha chiosato: “Se c’è qualche responsabile che ha fatto del male a Liliana spero che emerga”.