Rimane ancora un giallo il decesso di Liliana Resinovich, la pensionata trovata senza vita nel 2022 nei pressi dell’ex ospedale psichiatrico di Trieste. Ancora oggi dopo tanti anni gli inquirenti devono scoprire chi sia stato a togliere la vita alla poveretta.
E che si tratti di delitto sembra ormai assodato dagli stessi inquirenti, anche se il caso ha rischiato di essere chiuso e archiviato come gesto volontaril. Ma erano troppe le circostanze che indicavano come appunto qualcuno potesse aver fatto del male alla donna visto che il suo corpo fu trovato chiuso in sacchi neri.
Una circostanza che non era passata inosservata sia al marito della Resinovich, Sebastiano Visintin, che ai famigliari della stessa e all’amico Claudio Sterpin. E proprio Sebastiano adesso è finito nel registro degli indagati con l’accusa, gravissima, di aver tolto la vita alla moglie.
Insomma Visintin è l’unico indiziato di delitto al momento. Quando negli scorsi giorni ha ricevuto la notifica da parte degli inquirenti Sebastiano è caduto dalle nuvole anche perchè lui ha sempre dichiarato di essere innocente e di non c’entrare assolutamente nulla con il decesso della moglie.
Gli inquirenti vogliono capire bene la sua posizione e la sua iscrizione nel registro degli indagati sicuramente è un passo in più nelle indagini. Un atto dovuto anche perchè la famiglia di Liliana aveva più volte chiesto di indagare proprio il marito di quest’ultima.
Nella prossima pagina del nostro articolo andremo a vedere le ultime novità sul caso in questione.