Caso Jannik Sinner, l’annuncio sulla squalifica: ecco cosa sta succedendo (2 / 2)

Jannik Sinner si trova ancora al centro di una delicata vicenda legale legata al doping. Nonostante l’assoluzione ottenuta da un tribunale indipendente in merito alla doppia positività al Clostebol risalente a marzo scorso, pende ancora la possibilità di un ricorso da parte della WADA (Agenzia Mondiale Antidoping) e di NADO Italia.

La scadenza per presentare l’appello è fissata per lunedì a mezzanotte, e fino a quel momento il futuro del tennista altoatesino rimane incerto. Secondo il Corriere della Sera, però, un ricorso della WADA al TAS di Losanna appare improbabile. Mai prima d’ora l’agenzia mondiale si è appellata contro una sentenza emessa da un tribunale considerato terzo e indipendente, come quello che ha prosciolto Sinner.

Questo tipo di ricorso sarebbe quindi un evento storico e, vista la delicatezza della questione, la WADA potrebbe decidere di non impugnare la decisione, lasciando che il caso si chiuda definitivamente .Un altro motivo che scoraggerebbe il ricorso della WADA è di natura politica. L’agenzia è già sotto pressione per non aver contestato l’assoluzione di 23 nuotatori, coinvolti in un’indagine che presentava numerose lacune.


In caso di ricorso, comunque, si ipotizza che potrebbe essere richiesta una colpa parziale, con una squalifica ridotta tra i 4 e i 6 mesi, facendo leva su alcune lacune della sentenza ITIA (International Tennis Integrity Agency). Tra queste criticità, emerge la mancata indagine approfondita sul motivo per cui la pomata al Clostebol fosse nel bagaglio del preparatore atletico di Sinner, che poi l’ha consegnata al massaggiatore.

Tuttavia, la possibilità che la WADA possa ribaltare completamente la sentenza appare comunque remota, così come quella di un ricorso da parte di NADO Italia. In attesa della scadenza per l’eventuale appello, il team di Sinner resta cauto. La sensazione generale, tuttavia, è che la vicenda possa concludersi senza ulteriori sviluppi.