Caso Giulia Tramontano, la confessione del testimone (1 / 2)

Caso Giulia Tramontano, la confessione del testimone

In queste ore a Senago, nel milanese, e a Sant’Antimo, in provincia di Napoli, il tempo sembra essersi fermato. Ma l’Italia intera è ancora attonita e scossa per quanto successo in questi giorni a Giulia Tramontano, la ragazza di 29 anni a cui il fidanzato 30enne Alessandro Impagnatiello ha tolto la vita.

La giovane era incinta al settimo mese di gravidanza, il 30enne si è scagliato su di con premeditazione secondo quanto scrivono gli inquirenti nelle loro relazioni. Prima l’avrebbe colpita due o tre volte con un coltello, poi avrebbe cercato anche di bruciarne il corpo provandoci due volte.

Una sequenza da film horror, condita da numerose bugie che hanno fatto stringere rapidamente il cerchio attorno al 30enne. Giulia aveva scoperto il tradimento del fidanzato sabato 27 maggio, il quale lavorava come barman in alcune strutture di lusso del milanese. Alessandro aveva una relazione parallela a quella di Giulia con una collega italo-inglese, anche lei rimasta incinta ma che ha preferito interrompere la gravidanza.

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In queste ore di disperazione tantissimi sono i messaggi di cordoglio che stanno arrivando alla famiglia Tramontano. A tenere i contatti con i giornalisti è stata la sorella di Giulia, Chiara Tramontano, sconvolta dal lutto come tutti i famigliari e gli amici che conoscevano Giulia.

Alessandro si trova adesso presso la casa circondariale di San Vittore a Milano. Secondo quanto riferiscono i suoi legali il ragazzo appare abbastanza provato e ha capito quello che ha fatto, tanto da riferire che vorrebbe togliersi la vita per punirsi di quanto commesso.

E sono arrivate nuove notizie e testimonianze circa il caso in questione, nella prossima pagina vi forniremo tutti i dettagli