Caso Garlasco, Roberta Bruzzone lascia tutti di sasso (2 / 2)

Roberta Bruzzone, ospite di Ore 14, su Rai2, è tornata a parlare del delitto di Garlasco, dal momento che di recente sono state riaperte le indagini e che ci sono stati interessanti sviluppi, come ben noto.  L’esperta, tra le più rappresentative del panorama nazionale, ha dichiarato:  “Sono sicuramente delle tracce interessanti, tant’è vero che non è la prima volta che il nome di Sempio viene fuori in questo caso”.

Stasi è stato condannato in via definitiva a 16 anni di reclusione per il  femminicidio dell’impiegata 26enne Chiara Poggi,  e  pochi giorni fa, gli è stata accordata la semilibertà ma c’è stato un altro importante sviluppi.

La Procura,  difatti, ha notificato un avviso di garanzia al 37enne Andrea Sempio,  all’epoca del delitto 19enne, nonché amico del  fratello di Chiara, il quale risulta indagato per concorso in delitto.   L’obiettivo degli inquirenti è quello di capire se il  Dna trovato sotto le unghie della Poggi possa corrispondere a quello di Sempio o meno.

Andrea,  nel  2017,  era stato indagato ma la cosa venne archiviata. A distanza di tanti anni, gli strumenti  tecnico-scientifici sono  molto più precisi e sofisticati, oggi tutto è più semplice e si potrebbe giungere a risultati diversi.   La Bruzzone ha dichiarato:  “Ci troviamo davanti a una questione dirimente.  Se veramente quel Dna è il suo, e non mi pare possibile ci sia arrivato in quella sede se non con un evento diretto con  Chiara, dovremo chiedere scusa ad Alberto Stasi, in primis chi l’ha giudicato colpevole”. 

L’esperta ha chiosato:  “Se verrà trovato il Dna di Sempio, ci saranno pochi dubbi. Non potrà essere accusato neanche di delitto in concorso, perché se c’è una cosa certa è che c’era un solo aggressore, quindi se è lui, è solo lui. Nonostante questo, però, “la tesi di Andrea Sempio colpevole al posto di Alberto Stasi non mi convince”.