
Andrea Sempio, protagonista inatteso della riapertura del caso Garlasco, con il suo recente intervento televisivo sceglie di affrontare pubblicamente un fiume di accuse e supposizioni che lo hanno travolto negli ultimi mesi, superando con fermezza il muro di silenzio in cui si era ritirato.
Nel tentativo di ristabilire la propria versione dei fatti, Sempio ripercorre con precisione le giornate al centro dell’indagine, raccontando tra memoria personale e nuovi riscontri audio la sua presenza nei luoghi chiave, ma smontando punto per punto le tesi investigative che lo legano all’omicidio di Chiara Poggi. Il suo tono, equidistante tra lucidità e tensione, rivela uno stato d’animo segnato ma non vinto dalle pressioni mediatiche e giudiziarie.

Sempio, infatti, non si limita a negare con forza la validità di prove recenti come lo scontrino contestato, ma rifiuta anche con decisione le illazioni su rapporti con magistrati, il legale Lovati e presunti testimoni che lo avrebbero additato a rituali o pagamenti illeciti. Nel difendersi, sottolinea con un certo dolore come il vero peso della vicenda non sia soltanto nella procedura penale ma nel continuo assedio dell’opinione pubblica, che interpreta ogni suo atteggiamento — difensivo o silenzioso — come colpevole.
Sempio affronta le incongruenze emerse dopo molti anni con razionalità, ironizza su evidenze tardive come l’impronta compatibile con la sua scarpa, e apostrofa fermamente il concetto di “corruzione”, definendolo infondato e fuori scala rispetto ai fatti reali. “Mai sanguinare davanti agli squali“, il suo motto personale, indica la necessità di mantenere apparente tranquillità davanti all’aggressività di chi lo giudica, tentando di non lasciarsi divorare dagli eventi.
La sua conclusione, “Non c’entro niente”, recita una sorta di mantra che sembra il punto d’arrivo di un percorso fatto di sospetti, manipolazioni mediatiche e rabbia repressa: nonostante il clamore e la riapertura del procedimento, Sempio si prepara ora ad aspettare, confidando nella fine di una lunga notte di accuse e in una verità che possa finalmente emergere con chiarezza.