Caso Chiara Poggi, arrivati i risultati degli esami (2 / 2)

Secondo quanto si apprende dalla stampa nazionale ci sono delle novità per quanto riguarda il caso di Chiara Poggi. Si sta svolgendo in questi giorni infatti l’incidente probatorio su alcuni reperti un esame che gli inquirenti ritengono fondamentale.

Si tratta di un esame irripetibile e che potrà dire con certezza se altre persone c’entrino con il delitto o se l’unico colpevole rimanga Stasi che nel frattempo sta finendo di terminare la sua condanna a 16 anni di reclusione con fine pena previsto tra qualche anno.

Secondo quanto ha fatto sapere Luciano Garofalo che all’epoca guidava i Ris di Parma quando nelle scorse ore è stato aperto lo scatolone contenente i reperti del delitto questi erano in buone condizioni segno che chi indaga ha conservato per bene il materiale, molto delicato.

“Non era tutto marcio, era tutto secco. Tutti i reperti che erano contenuti in quella scatola sono stati sottoposti a campionature. Sono stati tamponati e adesso faremo le analisi” – ha detto Garofalo che informa quindi come anche su questi reperti verranno effettuate delle analisi particolari.

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Da quanto riferisce l’agenzia di stampa Adnkronos le prime analisi sui reperti effettuati con la tecnica Obti non hanno rivelato la presenza di tracce ematiche e questo sicuramente è un punto che si dovrà indagare a fondo. Proprio su queste tracce ematiche alcune riconducibili a Sempio secondo l’accusa si basa la presunta accusa di colpevolezza di Sempio.

Fatto sta che però ancora le indagini dopo le analisi in questione potrebbe riservare delle sorprese di non poco conto e raccontare altre verità sul caso di Chiara Poggi un caso che da 18 anni continua ad appassionare gli italiani.