Caso Angela Celentano, a parlare è direttamente il legale di famiglia (2 / 2)

In un comunicato rilasciato da Ferrandino si legge: “Nei giorni scorsi finalmente un collaboratore del mio studio, in un Paese nordeuropeo, ha incontrato la ragazza sudamericana che sospettiamo possa essere Angela Celentano, la bambina scomparsa nel 1996 sul Monte Faito, a Vico Equense (Napoli) e ha proceduto al prelievo del materiale genetico e a spedirlo al mio studio di Napoli”. Il comunicato prosegue così: “Non appena ne sarò in possesso”, ha fatto sapere ancora l’avvocato, “provvederò a inviarlo ad uno dei laboratori di mia fiducia specializzati nell’individuazione di profili Dna. Conto entro una decina di poter procedere al confronto del profilo genetico della ragazza sudamericana con il profilo dei signori Celentano”.

La risposta, dunque, arriverà in tempi brevi e sarà il test del Dna, dunque la prova suprema, a rivelare se la ragazza sudamericana individuata di recente dallo studio legale Ferrandino sia proprio Angela Celentano, la piccola di cui si sono perse le tracce sul Faito nel 1996. Ma Ferrandino, poche ore fa, è intervenuto ai microfoni del TgR Campania, rilasciando la sua preziosa dichiarazione.

Questo quanto da lui detto: “La ragazza del Sud America ha un’età corrispondente a quella di Angela Celentano, 30 anni, i tratti somatici sono perfettamente corrispondenti a quelli di una delle figlie dei signori Celentano. La giovane sudamericana lavora nel mondo della moda, proviene da una famiglia facoltosa che ha avuto rapporti internazionali con l’Italia, la Campania e l’area di Vico Equense”. 

Sono decisamente dei giorni forti, questi, per i Celentano che, finora sono rimasti con i piedi per terra e non hanno mai voluto illudersi, specie dopo il 2010, quando dal Messico una ragazza di nome Celeste Ruiz sosteneva di essere la bambina scomparsa. Le mail arrivavano in maniera anonima, fino a quando le indagini hanno dimostrato che a mandarle era stato il figlio di un magistrato messicano Cristino Ruiz, Josè Manuel Vazquez Valle.

La pista sudamericana è arrivata dopo la diffusione di una age progression, una sorta di invecchiamento delle sembianze che Angela avrebbe oggi , diffuse negli sportelli bancomat e fatti circolare in rete con la speranza di poter avere riscontri questa volta attendibili, fino a quando è arrivata la segnalazione di questa ragazza di cui è stato prelevato il Dna. Tra due settimane avremo, molto probabilmente, i risultati degli esami genetici che ci serviranno a capire se è per davvero lei Angela Celentano.  Per dover di cronaca, ricordiamo che è ancora al vaglio un’altra pista, la pista turca, aperta nel lontano 2009 dalla Procura di Napoli, secondo la quale Angela potrebbe essere in Turchia.