Carlo Legrottaglie, ecco le ultime parole del carabiniere deceduto (2 / 2)

Il brigadiere Carlo Legrottaglie  ha pronunciato un’ultima frase, a fine turno, mercoledì alle 18, questa: «Ehi, maresciallo, ci siamo riusciti. Finalmente siamo arrivati alla pensione!». Era radioso quando l’ha pronunciata a Marco Guardo, suo collega e amico fraterno, comandante dell’aliquota Radiomobile dei carabinieri di Francavilla Fontana.

Il racconto di Guardo , ora che Carlo non c’è pià, prosegue così: “Poi, Carlo ha ripreso servizio giovedì mattina alle 6, e alle 7,05 è stato  freddato. Io sono arrivato sul posto subito dopo e l’ho visto a terra, inerme, mentre gli stavano praticando il massaggio cardiaco. Non volevo credere che fosse deceduto e forse non ci credo nemmeno adesso che sto parlando di lui, il nostro “zio” Carlo”.

Zio Carlo era  un amico, un parente, lo zio di tutti, in quanto il più grande d’età, un punto di riferimento specie per i giovani , un grande esperto, in grado di coltivare rapporti umani profondi, grazie alla sua esperienza, saggezza, bravura.

Carlo ha onorato fino all’ultimo la divisa e non si è voltato dall’altra parte,  era vigoroso e possente, uno che ispirava fiducia già solo con il suo modo di comportarsi,  uno di quelli che farebbero dire: “per fortuna arrivano i carabinieri”, anziché “accidenti, ecco i carabinieri” e il suo decesso  ha rappresentato un lutto gravissimo tra i colleghi, in particolare  in Guardo.

Quest’ultimo, per la seconda volta nella sua carriera, ha visto un collega deceduto mentre stava esercitando i suoi compiti . Prima di  Legrottaglie,  ha assistito alla dipartita del  maresciallo Antonio Dimitri,  fatto fuori  durante una rapina in banca il 14 luglio 2000,sempre a Francavilla Fontana. Non ci sono parole, sono tanta amarezza per tutto ciò che  è accaduto.