Il carbone vegetale, o carbone attivo, nasce e si forma attraverso il processo di decomposizione termico di alcuni tipi di legno. Tra queste la betulla, il salice e il tiglio. Il processo di decomposizione avviene ad alte temperature e in ambienti privi di ossigeno. Si procede effettuando una combustione senza fiamma, per fare in modo che il legno diventi molto poroso, e per questo motivo esso diventa molto assorbente.
Il carbone attivo possiede molte proprietà benefiche, prima fra tutte proprio quella assorbente. Una volta giunto nel corpo, esso assorbe i gas prodotti dall’intestino ed evita sia il gonfiore che la tensione addominale.
Inoltre, elimina le tossine che circolano nel nostro corpo e per questo viene utilizzato nei casi di intossicazione in seguito all’assunzione di farmaci, di sostante tossiche e di metalli dannosi.
Aiuta molto anche la digestione, perché è in grado di alleviare i bruciori e combatte sia l’acidità che la gastrite. Combatte anche il colesterolo, grazie alla sua capacità di legarsi alle sostanze presenti all’interno dell’apparato digerente, e quindi, legandosi proprio al colesterolo, è in grado di favorirne l’eliminazione.
E’ utile anche per combattere diversi disturbi intestinali, come ad esempio il meteorismo, la colite e l’aerofagia ed è anche un buon disinfettante per l’intestino.
Carbone vegetale: controindicazioni
Il suo utilizzo non ha particolari controindicazioni o effetti collaterali ma non si può assumere il carbone vegetale per lunghi periodi di tempo, perché può provocare stitichezza ed è necessario limitarne il suo utilizzo anche nei casi in cui si assumono dei farmaci, perché, a causa delle sue proprietà assorbenti, potrebbe rendere inefficaci i farmaci che si stanno assumendo.
Carbone attivo e alimentazione
Oltre all’utilizzo in campo medico per migliorare i diversi problemi intestinati, il carbone vegetale (o carbone attivo) è molto usato anche come colorante alimentare; in particolare, lo troviamo nell’impasto del pane e della pizza, che così diventano di colore nero e sono proprio al carbone vegetale, risultando più leggeri e meglio digeribili.