La storia dell’Arma dei carabinieri è iniziata nel lontano 1814, dunque è profondamente legata alla storia d’Italia. Da quasi due secoli, la figura del carabiniere è ormai parte del nostro “paesaggio” e costume nazionale. L’immagine del carabiniere è “un’immagine-simbolo, positiva e concreta, che anche attraverso l’autorevole divisa e l’inconfondibile cappello col pennacchio (la famosa “lucerna”) evoca sentimenti di genuino rispetto”.
C’ chi depone fiducia e senso d’ammirazione nei confronti della figura del carabiniere, al punto, paradossalmente, da renderlo oggetto di satira. Dunque, se si parla di carabinieri, associandoli a grosse risate pe r via di barzellette che li vedono protagonisti, non c’è da restarne sconvolti o da vederne necessariamente un gesto di pessimo gusto nei loro confronti. Sono tantissime le barzellette a loro dedicate e che male fa sorridere! Ve ne racconto una che ha catturato la mia attenzione.
Un carabiniere ferma una macchina guidata da una bionda. Appena si ferma le dice: “Buon giorno, favorisca i documenti”. La bionda: “ Ma perché, non ho fatto niente di irregolare”. Il carabiniere: “E’ andata troppo veloce, le devo fare una multa. Allora, vediamo sta patente di guida”. La bionda: ” Ma è quella cosa con la foto?”. Il carabiniere: “Si è quella”. La bionda mette la mano nella borsetta, cerca un po’e tira fuori lo specchietto e lo porge al carabiniere: “Prego!”. Il carabiniere guarda attentamente e dice: “Ah collega, ma perché non ha detto subito”.
Ovviamente questa è solo una delle innumerevoli barzellette che ci strappano un sorriso, specie di questi tempi in cui c’è, per davvero, la necessità di avere un senso dell’umorismo spiccato, per superare al meglio i periodi bui, le avversità della vita e tutto ciò che sta accadendo nel mondo. Dunque, fatevela una risate se sentite parlare di carabinieri che ribaltano la loro auto di servizio per svuotare il posacenere o se mettono a terra la sveglia per vedere se cammina. Ridere non ha mai fatto male a nessuno!