Storie che ci lasciano sgomenti, ma soprattutto rabbiosi, in quanto non c’è più rispetto neanche per la morte. La crudeltà umana si spinge ben oltre quel immaginiamo.
I cimiteri rappresentano i luoghi del raccoglimento, della preghiera, in cui andar a far visita ad un caro defunto, per poterlo sentire più vicino. Si cerca una consolazione nel cuore, in questi luoghi del silenzio.
Dovrebbero essere lontani dalla cattiveria, dai soprusi, eppure così non è, in quanto ci capita di leggere casi davvero indicibili per il ciclo “nemmeno i morti possono riposare in pace”.
Tra le varie cappelle, scorrendo tra le lapidi, che dovrebbero essere visitate non solo nei giorni rossi del calendario o il 2 novembre ma molto più spesso, capita, purtroppo, di imbattersi in qualcosa di atroce.
Stenterete a credere che si tratti di verità ma è quanto accaduto, a fine settembre, in un cimitero di Toscolano Maderno, in provincia di Brescia, lasciando l’intera comunità sotto choc e suscitando profonda indignazione tra gli utenti del web.