Il medico legale Roberto Vaglio, incaricato dell’autopsia sul corpo di Michele Mastropietro, ha risposto a diversi interrogativi del pubblico ministero circa la provenienza del colpo, la natura, la causa e i mezzi che hanno portato al decesso del fuggitivo.
Ha avuto il compito di accertare la dinamica dei fatti con particolare riferimento alla distanza e alla posizione tra 59enne e agenti. di polizia. Dall’esame autoptico è stata esclusa una distanza ravvicinata, e questa circostanza sembrerebbe deporre a favore dei due poliziotti che sono statiti indagati per delitto colposo, come atto dovuto.
Dalla ricostruzione, è emerso che i due sospettati , dopo aver freddato Legrottaglie, sono fuggiti nelle campagne sino a quando Mastropietro, già ferito, è stato ritrovato da due poliziotti che, nel tentativo di bloccarlo, si sono scontrati con lui , nuovamente col fuoco. L’uomo è deceduto sul posto.
Dall’autopsia è emerso che i colpi sarebbero stati fatti partire dai due poliziotti a larga distanza, tuttavia la pistola di Mastropietro è dello stesso calibro di quelle in dotazione alle forze dell’ordine, per cui non è possibile stabilire da dove sia partito il colpo, non essendocene traccia nel corpo. L’uomo presentava due ferita, una sul braccio sinistro e l’altra all’emitorace sinistro, con fori d’ingresso frontali. Mastropietro non è deceduto sul colpo, ma dopo un lento sanguinamento, in circa 30minuti, dopo aver camminato per diversi chilometri da Francavilla verso Grottaglie e dopo aver corso nello scontro a fuoco con la polizia.
Il medico legale ha chiesto i canonici 60 giorni per consegnare la sua relazione al pubblico ministero. I legali dei due poliziotti stanno valutando se rivolgersi o meno a un esperto di balistica per effettuare nuovi approfondimenti.