
La risposta delle autorità non si è fatta attendere, portando alla luce i dettagli di una dinamica tanto lineare quanto spietata, che ha scosso milioni di italiani, dopo aver appreso la news.
Gli agenti della Polizia di Stato hanno ricostruito l’accaduto, identificando il responsabile in un 25enne di nazionalità egiziana, regolare sul territorio e impiegato in un’attività commerciale della zona.
L’uomo, approfittando della disponibilità della persona coinvolta, ha messo in atto un affronto a sfondo intimo di estrema gravità. Secondo quanto emerso dai rilievi effettuati a Campobasso, il giovane avrebbe abusato della situazione di isolamento in cui si trovava la donna dopo averla aiutata a rincasare con la spesa.Quest’uomo l’ha prima colpita, chiudendole il portellone dell’auto sulla testa e in seguito, mentre questa, disorientata, barcollava, l’ha trattenuta per un braccio e poi l’ha aggredita sessualmente.

A incastrare il responsabile è stata una prova schiacciante: il Dna rinvenuto sugli indumenti della coinvolta. Questo elemento biologico, analizzato con rapidità dagli esperti, ha permesso agli inquirenti di chiudere il cerchio attorno al venticinquenne, confermando la sua presenza e il suo ruolo attivo nell’episodio di violenza subito dalla donna
.Il Gip del tribunale locale, valutando i gravi indizi di colpevolezza e il rischio di reiterazione del reato, ha disposto la misura della custodia cautelare in penitenziario. Il giovane è stato quindi prelevato e condotto presso la struttura detentiva di Campobasso, dove resterà a disposizione dell’autorità giudiziaria.La comunità molisana resta scossa da un evento che colpisce al cuore la percezione di sicurezza dei cittadini. Restano i segni di una azione violenta che ha trasformato un atto di cortesia in una tragedia, ricordando quanto possa essere sottile il confine tra la fiducia e il pericolo più estremo.