Campi Flegrei, l’ultima eruzione fu preceduta da questi segnali: ecco quali (2 / 2)

La situazione dei Campi Flegrei è ogni giorno sempre più monitorata questo in quanto la popolazione teme per la sua sicurezza. Secondo quanto si apprende da quanto dicono gli esperti dell’INGV i segni di una eruzione sono preceduti da eventi particolari.

I fenomeni precursori sarebbero indotti dal movimento del magma in profondità e comprendono sciami sismici, eventi sismici a lungo periodo, tremore vulcanico, deformazioni del suolo, e variazioni nei gas emessi dal suolo o dalle fumarole.

Gli esperti sostengono che i movimento che si stanno avvertendo in questo periodo sono legati esclusivamente al bradisismo. La dottoressa Lucia Pappalardo, vulcanologa dell’INGV presso l’Osservatorio Vesuviano, ha ribadito che le scosse attuali non sono indicative di un’imminente eruzione.

La popolazione può stare quindi tranquilla anche se grande è ovviamente l’apprensione per quello che sta succedendo visto che le ultime scosse hanno anche provocato dei danni ad alcuni edifici.

L’ultima eruzione dei Campi Flegrei risale infatti al 1538, con la formazione del Monte Nuovo, preceduta da un intervallo di riposo di circa 39 mila anni. Prima di quella eruzione avvisano dall’INGV il terreno si sollevò moltissimo molto di più del periodo attuale ecco perchè secondo gli esperti il vulcano almeno nel breve periodo non dovrebbe eruttare.

Vedremo come proseguiranno gli episodi di sismi nei Campi Flegrei la cronaca nazionale continua ad avere sempre i fari puntati sulla situazione. L’INGV e l autorità monitorano il trascorrere degli eventi informando tempestivamente la popolazione. Ricordiamo che i Campi Flegrei e il Vesuvio sono sempre monitorato 24 ore su 24 e sette giorni su sette.