Calo di memoria dopo il virus? Svelato il motivo (2 / 2)

Il Covid-19 come si è una patologia che colpisce l’apparato respiratorio. Sin da quanto ha fatto la sua comparsa nella nostra vita, ovvero tra 2019 e 2020, il virus ha cambiato per sempre le nostre vite.

Per fermarlo si sono dovuti prendere dei provvedimenti mai visti prima, come la chiusura totale di ogni esercizio commerciale che non fosse di prima necessità, e si è dovuto mettere l’obbligo di usare dispositivi di protezione individuale come le mascherine. Insomma qualcosa di assurdo che faticheremo a dimenticare.

Oggi il Sars-CoV-2 è diventato oggetto di uno studio attento da parte degli esperti, un virus molto più debole rispetto al passato, questo grazie ai vaccini che sono arrivati e che hanno tenuto a bada la patologia.

Come detto si stanno susseguendo numerosi gli studi sul Sars-CoV-2 e gli esperti hanno potuto notare come il virus muti davvero in continuazione. Mutazione dopo mutazione gli scienziati stanno scoprendo delle particolaritĂ  che prima non si conoscevano assolutamente.

Particolarità che ci fanno capire come il Covid sia una patologia da non prendere assolutamente sottogamba, questo in quanto può causare serissimi problemi di salute anche a lungo termine.

Recentemente uno studio pubblicato su “Cell’, e citato anche su “Science” online ha dimostrato come l’infiammazione che scatta in risposta al virus Sars-CoV-2 causi un calo della serotonina, e che questo calo a sua volta provochi problemi cognitivi. Tutto questo quindi “impedisce l’attività del nervo vago e quindi compromette le risposte dell’ippocampo e la memoria. Questi risultati forniscono una possibile spiegazione dei sintomi neurocognitivi associati alla persistenza virale nel Long Covid, che possono estendersi ad altre sindromi post-virus” – così spiegano gli scienziati autori dello studio.