Calcio italiano in lutto, è morto all’improvviso a causa di una malattia fulminante (2 / 2)

Il mondo del calcio ha perso un grande professionista, il cui cuore ha cessato di battere nella “sua” Napoli. Parlo di Gian Piero Ventrone, ex preparatore atletico della Juventus e attualmente al Tottenham con Conte. Si è spento a soli 62 anni. Dal Fabenefratelli fanno sapere che il decesso è avvenuto ieri mattina, 6 ottobre 2022, alle 6:45, per un’emorragia cerebrale. Ventrone era arrivato al pronto soccorso dell’ospedale nella serata del 4 ottobre ed era stato messo subito in ventilazione meccanica perché in coma.

Solo da qualche giorno aveva ricevuto una terribile diagnosi: quella di essere affetto da leucemia mieloide acuta. E’ stata una leucemia fulminante, dunque, a portarselo via per sempre, a strapparlo all’affetto dei suoi cari. Tutti i calciatori che hanno avuto modo di essere preparati da lui, nella sua lunga carriera, lo chiamavano “il Marine” per via dei suoi allenamenti durissimi. Ventrone è stato nello staff bianconero dal 1994 al 1999 e dal 2001 al 2004, oltre che nella squadra della nazionale ai Mondiali 2006.

In una nota molto toccante, la Juve lo ha ricordato con queste parole: “Ricorderemo sempre la sua figura discreta, la sua cura dei dettagli, la sua filosofia del lavoro, e soprattutto quello che forse è stato il suo talento più grande: capire come il calcio (e quindi una delle sue componenti fondamentali, la tenuta fisica e atletica) stesse gradualmente entrando in una nuova era. Una nuova era che, in parte, ha contribuito a scrivere. Ciao, Gian Piero”. 

Altrettanto profondo il tweet pubblicato dal Tottenham sul proprio account ufficiale in memoria di Ventrone: “Siamo devastati nell’annunciare la scomparsa del preparatore atletico Gian Piero Ventrone. Mancherà molto a tutti nel Club e i nostri pensieri sono per la sua famiglia e i suoi amici in questo momento incredibilmente triste”.

Un uomo curioso, nel lavoro ma soprattutto nella vita, che amava aggiornarsi  sempre, uno studioso, una persona che cercava sempre il meglio. Così lo definiscono i suoi colleghi, stravolti dalla notizia del suo improvviso decesso, avvenuto pochi giorni dopo aver scoperto di essere affetto dalla leucemia mieloide acuta.