Brutte notizie per gli italiani: “Addio Bonus” (2 / 2)

Sono trascorse 2 settimane dal giuramento della sua squadra di Ministri, e Giorgia ha confermato il chiaro cambio di rotta che intende portare avanti. n un post su Facebook, la presidente del Consiglio si è soffermata su quanto deciso in Consiglio dei ministri sulla Nadef, oltre che sulle misure che serviranno per fronteggiare il caro energia, tra cui il decreto Aiuti quater.

Ecco quanto dichiarato dalla Meloni sui social: “Il governo ha giurato il 22 ottobre e in meno di due settimane ha raggiunto due obiettivi importanti – liberare oltre 30 miliardi di euro (9,1 miliardi per il 2022 e 21 miliardi per il 2023) per mettere in sicurezza famiglie e imprese dal caro bollette e compiere il primo passo sul fronte della sicurezza energetica nazionale”.

La leader di Fratelli d’Italia, senza giri di parole, ha aggiunto: “Concentreremo le risorse a disposizione per aiutare gli italiani a far fronte all’aumento del costo dell’energia, senza disperdere risorse in bonus inutili”. Un messaggio chiarissimo, quello di Giorgia, che fa capire come il governo non investirà altri soldi in nuovi bonus o nel rinnovo di quelli esistenti, quindi niente più bonus 200 euro e soprattutto niente più bonus 150 euro, dato che si era pensato ad una proroga di quest’ultimo.

La Meloni ha aggiunto che il governo ha approvato un provvedimento per implementare la produzione di gas nazionale, a patto che venga destinato a prezzi accessibili alle aziende energivore italiane, in modo da mettere in sicurezza il tessuto produttivo e rendere l’Italia più indipendente dalle importazioni di gas. “Avevamo promesso agli italiani che, una volta al governo, ci saremmo dedicati con serietà e determinazione all’emergenza energetica ed è esattamente quello che stiamo facendo, dimostrando che anche in Italia se si vuole è possibile fare quello che serve per il bene dei cittadini”, ha concluso la premier. 

Con questo lungo post, in cui chiarisce la posizione del nuovo governo sulla questione bonus, ribadendo la presa di distanza dai governi che l’hanno preceduta, la Meloni ha, in qualche modo, risposto all’appello lanciato dal presidente di Federmeccanica, Federico Visentin, che ha rivolto al nuovo governo un “fate presto”, al fine di risolvere tempestivamente la questione energetica. Lo stesso Visentin aveva aggiunto: “Non abbiamo bisogno di segnali con misure temporanee e limitate, così si sprecano solo risorse. Abbiamo bisogno di azioni che lascino il segno”.