Brutta notizia per chi fuma. Milioni di italiani su tutte le furie (2 / 2)

Ormai siamo in dirittura d’arrivo in quanto, a partire dal 2023 che è praticamente dietro l’angolo, il governo Meloni ha deciso di aumentare il prezzo delle sigarette (assumendosi il rischio dell’inflazione). Una scelta dettata dalla necessità di dover incrementare le accise che, ovviamente, sta innescando polemiche tra coloro che delle sigarette non possono fare a meno.

La prima bozza del disegno di legge di bilancio 2023, che è stato approvato lunedì dal Consiglio dei Ministri, contiene 136 articoli, alcuni dei quali solo con il titolo, in quanto il testo deve ancora essere messo a punto . Il grosso del lavoro è comunque stato fatto e la Meloni si è detta orgogliosa di come il governo sta lavorando, definendo la manovra “coraggiosa e concreta, che bada al sodo e offre una visione sulle priorità economiche”. 

L’obiettivo è quello di favorire la crescita, aiutare i più fragili, investire nelle famiglie, accrescere la giustizia sociale, sostenere il nostro tessuto produttivo, scommettere sul futuro. Con il caro vita, le bollette esorbitanti da pagare, i prezzi dei beni schizzati alle stelle, ci si mette, ora, anche il prezzo delle sigarette. Pare che si sia scelto di incrementare le accise e, nonostante l’incertezza fino a qualche giorno fa e la non presenza di tale decisione nella legge di bilancio, l’esecutivo avrebbe optato per questo.

Ovviamente si attendono altre delucidazioni ufficiali, anche se non ci sono quasi più dubbi che la decisione sia stata presa. Verranno incrementate le accise sul tabacco. Nel 2023 sarà di 36 euro per mille sigarette. In pratica, il pacchetto da 20 sigarette aumenterà in media di poco più di 70 centesimi. L’accisa salirà ancora nel 2024, a 36,5 euro, e nel 2025 a 37 euro per mille sigarette. Per la cannabis light, dovrebbe essere confermata una tassa pari al 15%, rispetto al 5% attuale, per la vendita della stessa.

Il ministero dell’Economia e delle Finanze, come scritto su Money, ha confermato recentemente, che l’Italia otterrà 138 milioni grazie alle sigarette. Al momento non sono arrivati dettagli certi sul costo per la vendita e quindi l’aumento è per ora indefinito. Sicuramente non si tratta di novità per cui i fumatori possono fare i salti di gioia. Ma vediamola in positivo. Qualcuno, riuscirà, così facendo, a togliersi la pessima abitudine del fumo, facendosi del bene a livello fisico ed economico? Magari la Meloni compirà questo “miracolo” che gli esperti non sono riusciti a concretizzare, quindi vediamo il risvolto della medaglia. Nessun male viene per nuocere.