Tor Bella Monaca, una frazione di Roma Capitale, situata in zona Z. XIII Torre Angela, nel territorio del Municipio Roma VI, si è trasformata nello scenario di una terribile aggressione ai danni di una pattuglia dei carabinieri. Momenti di panico, di paura, di terrore, per coloro che abitavano nei pressi di via Scozza quando si sono sentite delle parole come “Ve ne dovete andare”, “Vi ammazzo” , parolacce.
Ben presto la situazione è degenerata, passando dalle minacce verbali ai fatti, con calci e pugni per un totale di 20 minuti di pura follia che sono sembrati un’eternità per le persone direttamente coinvolte. Un gruppo di sei persone, tra cui una coppia di fidanzati, all’altezza di via Santa Rita da Cascia, è scesa da due auto, iniziando a picchiarsi per futili motivi in mezzo alla strada. Uno dei litiganti è un volto noto alle forze dell’ordine per quanto riguarda lo spaccio, molto vicino al clan Sparapano.
In quel momento passava una pattuglia di carabinieri che facevano parte della protezione per Tiziana Ronzio, presidente dell’associazione Torpiùbella premiata dal presidente della Repubblica per le sue denunce contro i clan e il narcotraffico. I carabinieri, vedendo la lite in corso, si sono attivati per ripristinare la calma ma la situazione ha preso una piega decisamente inaspettata in quanto uno dei giovani si è scagliato contro i militari. Prima gli schiaffi, i calci, i pugni, poi addirittura un tentativo di incestimento.
Nonostante l’arrivo dei rinforzi, con poliziotti e carabinieri giunti sul posto per dar manforte, solo dopo un bel po’ di tempo la violenta aggressione è rientrata ma il bilancio è davvero forte. Si parla di due arresti e due denunce, fra cui un minorenne. Due sono i carabinieri feriti che hanno ricevuto, rispettivamente, una prognosi di tre e sette giorni.
Le accuse di cui gli aggressori dovranno rispondere sono violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale in concorso. Dopo l’increscioso episodio, il senatore Maurizio Gasparri, coordinatore romano di Forza Italia, ha annunciato un’interrogazione al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, dichiarando l’urgenza di interventi mirati contro fenomeni di violenza, reati legati all’uso e allo spaccio di sostanze stupefacenti e alla presenza di organizzazioni criminali.