La scomparsa di un amico può lasciare un vuoto profondo, difficilmente colmabile. Lo sconforto e la tristezza più profonda prendono inevitabilmente il sopravvento, e ci si trova impotenti davanti a questi drammi della vita. Sono i sentimenti che ha ammesso di provare la star del cinema francese Brigitte Bardot, che ha manifestato il suo profondo dolore per la scomparsa di Alain Delon, definendola un “vuoto abissale” che nessuno potrà mai colmare.
In un messaggio commovente scritto di suo pugno, Bardot ha voluto rendere omaggio a colui che considera un monumento sovrano di un’epoca passata. Delon, con la sua eleganza e il suo talento ineguagliabile, rappresentava per Bardot il simbolo del “cinema di prestigio” francese, un ambasciatore dell’eccellenza artistica del paese. Si è spento lo scorso 18 agosto, a causa di un linfoma.
Il legame tra Bardot e Delon andava oltre la semplice amicizia. I due condividevano valori profondi e un comune disincanto per il mondo che li circondava, elementi che li hanno uniti durante tutta la loro vita. La loro complicità, come sottolineato dalla stessa Bardot, era alimentata da un grande rispetto reciproco e da un’intesa che superava le parole.
La scomparsa di Delon, segna la fine di un’epoca e la perdita di uno degli ultimi grandi rappresentanti di una generazione che ha fatto la storia del cinema internazionale. Nel suo messaggio di addio, Bardot ha ricordato come Delon non fosse solo un collega, ma un vero e proprio alter ego: “Condividevamo gli stessi valori, le stesse delusioni, lo stesso amore per gli animali. Mi viene in mente una frase del poeta Alfred de Vigny: ‘Per vedere cosa eravamo sulla terra e cosa lasciamo, solo il silenzio è grande; tutto il resto è debolezza’”.
Con la dipartita di Alain Delon, Brigitte Bardot rimane l’ultima grande leggenda vivente del cinema francese. La sua lettera di addio è un tributo sentito a un amico e collega, ma anche un atto di riflessione su un’epoca che si chiude definitivamente. Bardot, con le sue parole, non solo saluta un compagno di viaggio, ma celebra una carriera e una vita straordinaria, legata indissolubilmente a quella dell’amico scomparso.