La moglie di Bozzoli risposto alle domande dei carabinieri come persona informata sui fatti riguardanti la latitanza del compagno Giacomo Bozzoli, condannato all’ergastolo per il delitto dello zio Mario nel 2015. Colossi non sa dove si trovi Giacomo né che fine abbia fatto la Maserati Levante di lui e ha dichiarato agli inquirenti di essere rientrata in Italia per evitare che suo figlio vivesse da latitante.
Ha descritto la giornata del 1° luglio a Marbella, quando hanno saputo della condanna, e il loro disorientamento successivo, con Giacomo che ha deciso di fuggire. La loro vacanza in Spagna era stata organizzata da tempo, ma il 1° luglio la famiglia ha lasciato l’albergo e Giacomo è fuggito.
Antonella e il figlio si sono trasferiti in un altro albergo fino al 4 luglio, quando hanno deciso di tornare in Italia. Il viaggio di ritorno è stato complesso, coinvolgendo un autista di Uber e vari passaggi, fino a prendere un treno in Francia per Milano. Una volta a Milano, i genitori di Antonella li hanno portati a Chiari.
Si sospetta che Giacomo possa essere ancora in Spagna, dove potrebbe ricevere aiuto da clienti dell’azienda. Un camion spagnolo senza registrazione formale era entrato nell’azienda la sera della scomparsa dello zio Mario, suggerendo una possibile connessione. La polizia spagnola è stata allertata e ha attivato le ricerche.
Gli investigatori nutrono dubbi sulla compagna di Giacomo Bozzoli, Antonella Colossi, sospettando che lei voglia capire cosa sanno e rassicurare il compagno che non contribuirà alla sua cattura. Spunta anche la clamorosa ipotesi che il colpevole possa essersi camuffato per non farsi riconoscere. Potrebbe avere nuova identità e dei documenti falsi. Ipotesi che bisognerà indagare ulteriormente nelle prossime ore.
Intanto la casa di Antonella a Chiari è assediata dai media, e la famiglia ha richiesto l’intervento dei carabinieri per allontanarli. Antonella continua a credere nell’innocenza di Giacomo e ora si concentra sulla tutela di suo figlio.