Bove si dice grato a tutte quelle persone che lo hanno aiutato quando ha avuto il malore. Si è trattato secondo quanto riferito dal personale medico di una fibrillazione atriale. Una situazione molto pericolosa che se si fosse verificata in un’altra circostanza e senza la prontezza dei soccorsi poteva finire diversamente.
Edoardo è un ragazzo giovanissimo per questo non ci si aspettava che proprio uno come lui potesse avere questo mancamento improvviso. Il giocatore adesso ha scritto una lunga lettera social dove ringrazia ancora una volta tutti e dove ha avuto bellissime parole per la sua professione, il calciatore.
“Ciao a tutti, in questi giorni difficili ho avuto modo di pensare molto. Seppur la condivisione sui social non sia nella mia natura, vorrei esternare un pensiero che mi ha colpito nel profondo. Lo spiacevole episodio avvenuto durante Fiorentina-Inter, mi ha dimostrato, ancor più di quanto pensassi, che il calcio è molto più di una partita, di un campionato, o di una carriera” – queste le parole di Bove con cui ha iniziato la lunga lettera.
Una lettera commovente che in breve tempo ha fatto il giro della Rete e dei giornali italiani. Domenica scorsa il giocatore è andato a trovare i compagni nella struttura della Fiorentina dove con loro ha consumato il pranzo della domenica. Tutti lo hanno accolto alla grande molto commossi.
“Proprio in questi momenti mi rendo conto di quanto questo sport sia genuino, di quanto, al dì la dei risultati, della competizione o della concorrenza siamo tutti uniti. Uniti da un legame che a maggior ragione, una volta creato, si rafforza nei momenti di difficoltà, diventando quasi indissolubile” – così ha proseguito Bove nella lettera.
E poi ha concluso. “Domenica è la testimonianza della parte genuina del calcio: quella che si nutre di emozioni vere, di storie personali e di un forte legame tra chi gioca e chi tifa” – queste le parole finale di Edoardo Bove.