Bove, i nuovi esami evidenziano una scoperta sulle cause del malore (2 / 2)

Il direttore generale della Fiorentina Alessandro Ferrari, prima dell’inizio del match contro l’Empoli di Coppa Italia.  ha fornito aggiornamenti sulle condizioni di salute di Bove, dicendo: “Edoardo sta bene, è in forma, sta recuperando e siamo contenti. Bisogna avere pazienza e rispetto per lui. È nelle mani giuste. Ha lasciato la terapia intensiva, per la precisione è passato in un reparto che si chiama UTIC (Unità di terapia intensiva cardiologica, ndr.), di livello di delicatezza inferiore, e quindi le cose vanno meglio”. 

Non si può impedire al mondo di avanzare ipotesi sulle cause del malore accusato dal centrocampista nel corso della partita di domenica Fiorentina-Inter. Sebbene il referto medico, eseguito sul calciatore, prima del ricovero,  parli di arresto cardiaco dovuto ad aritmia,  e sebbene i primi  esami abbiano escluso danni acuti a carico del sistema nervoso centrale e del sistema cardio-respiratorio,  i medici continuano a scavare nel vissuto del centrocampista, ricostruendo. 

Nulla viene lasciato al caso, passando in rassegna il  codice genetico di Edoardo. Intanto, però,  grazie ai medici che lo hanno in cura, è venuta fuori una clamorosa scoperta di cui vi parleremo.

E’ emerso che Bove, quando era adolescente,  aveva avuto un problema al miocardio.  Come moltissimi di noi,  anche lui  è stato colpito dal Covid. Nel 2020, dopo aver contratto il virus che ha seminato un’ondata impressionante di decessi nel mondo con le sue svariate ondate pandemiche, aveva superato una miocardite con una terapia a base di cortisone, che non  sembravano, quanto meno in apparenza, avergli lasciato conseguenze importanti.  All’inizio della stagione, prima che la  Roma  cedesse Bove alla Fiorentina, il centrocampista viola aveva ottenuto l’idoneità sportiva per il 2024-2025.

Se le risonanze magnetiche cardiologiche effettuate  dal 2020 a Roma, non hanno mai evidenziato  cose allarmanti,  dagli ultimissimi esami,  successivi all’aritmia,  è stata rilevata, invece,  un’impronta all’altezza del ventricolo sinistro. Edoardo Bove oggi sta meglio e si sta affidando ciecamente ai medici che lo hanno in cura. Purtroppo,  il futuro calcistico è incerto. A dircelo è la Gazzetta dello Sport poiché se da ulteriori esami venisse fuori  cardiomiopatia o un danno successivo a una miocardite,  Edoardo dovrebbe portare un defibrillatore di prevenzione secondaria e questo significherebbe essere tagliato fuori dalla serie A, a causa delle rigide regole sportive italiane.