Botulino, il tremendo racconto di Gaia: "Solo così sono riuscita a salvarmi" (2 / 2)

Un gesto apparentemente innocuo, come mangiare un panino in vacanza in compagnia dei propri amici, ha assunto risvolti quasi fatali. E’ quello che è successo Gaia Vitiello, 24 anni, studentessa napoletana di Lingue all’Università Federico II, colpita da un’intossicazione alimentare da botulino. L’episodio, avvenuto a Diamante durante una serata tra amici, ha fatto scattare controlli straordinari dei Nas in tutta Italia e portato all’annullamento degli eventi dell’International Streetfood Festival in Calabria.

Se mia sorella Alessia non mi avesse portata in ospedale con la forza, oggi non sarei qui”, racconta Gaia dall’ospedale dell’Annunziata di Cosenza, dove si trova ancora in Rianimazione, circondata dai macchinari che l’hanno salvata. Nonostante la gravità, oggi sorride: presto lascerà la terapia intensiva per il reparto di Medicina.

Il racconto di Gaia è chiaro: “Dopo la discoteca del 5 agosto siamo passati da “Peppino” per il solito panino. I miei amici lo hanno preso con maionese, salsicce e patatine, io ho deciso di aggiungere i broccoli, la prima volta“. Un’ora dopo, i primi sintomi: diarrea e malessere, inizialmente attribuiti a un’indigestione. Il giorno successivo la situazione peggiora: difficoltà a deglutire, tremori alle gambe.

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È allora che la giovane e sua sorella si recano alla clinica “Tirrenia” di Belvedere Marittimo, da dove vengono immediatamente trasferite all’ospedale di Cosenza. Secondo il primario di Rianimazione Andrea Bruni, la tempestività dei medici ha salvato numerose vite.

Il siero antitossina, fornito dalla farmacia militare di Taranto, è stato somministrato poche ore dopo il ricovero, riducendo i rischi per Gaia e gli altri pazienti. Attualmente, in tutto, sono 11 le persone ricoverate: tre in terapia intensiva, tre in pediatria e cinque nei reparti di area medica. Nonostante la paura, Gaia conserva uno sguardo positivo sul futuro: “Tornerò a Diamante con la mia famiglia, è un posto meraviglioso sul mare…”.