Quello che è successo in questi giorni ha davvero dell’increibile. Nel giro di pochissimi giorni uno dall’altro sono decedute ben 3 persone. L’ipotesi è che abbiamo perso la vita a causa del botulino una sostanza tossica che si forma negli alimenti che solitamente vengono mal conservati.
I primi due casi si sono verificati in provincia di Cosenza, a Diamante, dove un uomo di 52 anni, Luigi Di Sarno e una donna di 45 anni avrebbero consumato un panino con della carne e con una conserva a base di broccoli.
Proprio quest’ultima sarebbe finita sotto accusa in quanto avrebbe avuto appunto il botulino. L’ambulante titolare del food truck è stato sentito dagli inquirenti ed è molto dispiaciuto per quanto accaduto. Dobbiamo precisare che al momento quella del decesso da botulino è solo una ipotesi.
Il batterio Clostridium botulinum è quello che provoca appunto la condizione nota appunto come botulino, che si può comunque riconoscere se presente avendo alcuni accorgimenti, i cui fondamentali sono tre. In particolare bisogna stare attenti al rumore del tappo: se una conserva è fatta in casa il tappo non deve essere gonfio e per accorgersi di questo è facile in quanto se non sentiamo il click-clack vuol dire che la conserva è tenuta bene.
Altro controllo da eseguire e vedere che non ci siano bollicine all’interno della conserva che potrebbero indicare la presenza di batteri nella confezione e ultimo e utile controllo da eseguire è quello di stare attenti alla formazione di muffe all’interno del barattolo. In quel caso è meglio buttare il contenuto e non mangiarlo.
Anche un liquido di conserva torbido, un’odore nauseante o una consistenza diversa dal solito possono essere indizi di presenza batterica. Questo insomma un vademecum per quanto riguarda la ricerca della presenza di botulino all’interno delle conserve alimentari.