Botta e risposta tra Clizia e Sarcina sulla figlia: “La sfrutti”, “Provo vergogna…” (2 / 2)

Francesco Sarcina, ex marito dell’influencer, ha accusato Clizia di non aver rispettato un accordo  stipulato con lui  anni prima. L’accusa del cantante è relativa alla pubblicazione, da parte della Incorvaia, di foto della figlia Nina.  La vip non se l’è tenuta e, in un lungo post, ha spiegato il suo stato emotivo, iniziando con queste parole: «Provo un senso di vergogna davanti a chi, pur di colpire l’altro genitore, non riflette sul danno che potrà provocare a un figlio che un giorno leggerà tutto questo».

Via Instagram, ha precisato: “Essere genitori vuol dire anche sapersi fermare un passo prima del dolore altrui” , dicendosi “una persona che ama profondamente sua figlia”, consapevole che, “nonostante la fine di un matrimonio, lei è una bambina meravigliosa, serena, risolta, felice”.

Clizia Incorvaia ha precisato che se fino ad oggi è restata in silenzio, omettendo l’impossibile, lo ha fatto proprio per proteggere la figlia Nina, evitando che finisse in un vortice mediatico, e che potesse apprendere determinate cose dalla stampa o in tv, ma soprattutto per non compromettere l’idea che potrebbe avere di suo padre.

L’influencer ha voluto ribadire che condividere foto di Nina non significa esporla o sfruttarla, ma raccontare una realtà familiare autentica, come fanno tante altre madri, non solo sui social. Clizia ritiene di aver effettuato un’esposizione “misurata, rispettosa e mai forzata” della figlia, mettendo sempre al centro di tutto il suo benessere, per poi chiosare: “Essere genitori vuol dire anche sapersi fermare un passo prima del dolore altrui. Vuol dire: amare più della rabbia”.

L’accaduto ha un precedente, come i ben informati sanno. Nel 2019, Sarcina aveva già denunciato la ex moglie, per lo stesso motivo ma allora finì con accordo tra le parti, nel quale Clizia accettava di non pubblicare più scatti di Nina. Eppure la promessa, a detta del frontman delle Vibrazioni, non è stata mantenuta. Su Repubblica, viene messo nero su bianco il motivo della nuova denuncia, ossia un video di sponsorizzazione per un’azienda di calzature in cui si vede Nina indossare le scarpe da pubblicizzare. In un altro video, invece, si vedrebbe il volto di Nina che, nella sua cameretta, sta attaccando adesivi sulle parete della stanza per promuovere la pagina taggata nel filmato.