Bossetti a Belve Crime, la rivelazione dopo anni (2 / 2)

Massimo Bossetti è stato intervistato da Francesca Fagnani per la sua puntata di Belve Crime,  raccontandosi, per la prima volta,  in modo molto  puntuale, ripercorrendo tutti i passaggi cruciali di quello che è uno dei casi di cronaca nera più mediatici, ossia il delitto di Yara, giovane ginnasta 13enne.

Rispondendo ad una domanda riguardante il  Dna trovato sugli slip e sui leggins di Yara,  Bossetti ha detto: “È tutto assurdo, non ho mai compreso”. Concentrandosi sul Dna nucleare, che è “l’unico che evidenzia l’identità di una persona”.  l’ex muratore di Mapello ha espresso il suo punto di vista in merito, dicendo: “Il Dna nucleare che normalmente si dovrebbe disperdere in poche settimane invece era ancora presente. Il Dna mitocondriale, che è risaputo da tutti che non si può disperdere, non c’è. Vorrei capire anche io come il mio Dna è finito sugli slip di Yara”.

A distanza di tantissimi anni, Massimo Bossetti,  che sta scontando la sua condanna all’ergastolo,  nel penitenziario di Bollate, continua a ribadire la sua innocenza.

Non si capacita di come il suo dna sia finito sugli slip della giovane ginnasta. Ovvio che l’attesa degli italiani  di sentire le sue parole verrà placata solo quando, stasera, su Rai 2, verrà trasmessa la sua intervista.

Tanti, del resto, sono gli ospiti della Fagnani tra cui  Eva Mikula,  Tamara Ianni e Mario Maccione,  ma è indubbiamente l’ex muratore di Mapello quello più attenzionato. Nonostante  la condanna, troppi sono i punti oscuri che rendono il delitto della Gambirasio, per molti aspetti, ancora un giallo.