Boom di neoplasie nei giovani, scatta l’allarme. La scoperta degli esperti poco fa (2 / 2)

Uno studio effettuato dall’American Cancer Society , pubblicato sul Lancet Public Health, che si è concentrato su più di 23,5 milioni di pazienti oncologici, con 34 tipi differenti di neoplasia, e sul decesso di 7,3 milioni di persone, tra i 25 e gli 84 anni, dal 2000 al 2019, è arrivato alla conclusione che c’è stato un boom di neoplasie tra i giovani.

In particolare quelli che rischiano di più sono i Millennial e la Generazione Z. Il tasso di incidenza per 8 tumori incrementava il suo valore arrivando al doppio o al triplo in coloro che erano del gruppo 1990, paragonandolo al gruppo del 1955. Il tasso di incidenza nel gruppo 1990 cresceva dal +12% del tumore all’ovaio fino al drammatico +169% all’utero.

Lo studio dell’American Cancer Society ha constatato un significativo aumento della neoplasia al fegato tra le giovani donne, all’utero, alla cistifellea, ai testicoli, al colon-retto, allo stomaco, al seno e al pancreas.

Ahmedin Jemal, senior vice presidente dell’Acs Surveillance & Health Equitri Department, ha dichiarato che l’aumento dei tassi di neoplasia nei giovani è indicativo dei cambiamenti generazionali e spesso rappresenta un indicatore precoce di quanto il brutto male possa colpire in futuro gli italiani. Occorrono, dice, interventi efficaci, così come serve identificare e affrontare i fattori di rischio nella Gen X e nei Millennials, per definire strategie di prevenzione.

Hyuna Sung, epidemiologa dei tumori dell’Ac Surveillance & Health Equity Department, come Leggo scrive, aggiunge che gli ultimi risultati sovracitati vanno ad aggiungersi alle prove crescenti di un aumento del rischio di sviluppare neoplasie delle generazioni post-Baby Boomer. Gli ambienti sociali, economici, politici e climatici unici, possono influenzare la loro esposizione ai fattori di rischio oncologico negli anni cruciali per lo sviluppo, ma ancora il motivo del vertiginoso aumento dei casi di neoplasia nei giovani non ha una spiegazione. Si continua a studiare, insomma.