Finalmente una bella notizia: per quasi 600mila utenti, stanno per arrivare i rimborsi per gli aumenti unilaterali delle bollette di luce e gas degli anni scorsi e i destinatari sono sia le persone fisiche che le imprese, le quali hanno subito, negli anni precedenti, delle violazioni delle loro condizioni contrattuali, per via degli aumenti decisi dalle compagnie.
Per ricostruire la vicenda, occorre fare un passo indietro nel tempo, al 2022, quando per via della crisi energetica degli aumenti eccessivi delle bollette, di luce e gas, il governo, con l’articolo 3 del Decreto Aiuti bis, ha vietato espressamente gli aumenti unilaterali dei prezzi per la fornitura di energia elettrica e gas dal 10 agosto 2022 al 30 giugno 2023, sebbene diverse importanti aziende di cui vi parleremo, non si sono ottenuti a quanto detto dal nostro esecutivo.
L’Autorità garante per la Concorrenza e per il Mercato è stata molto schietta nell’affermare che il totale dei risarcimenti ammonta a 128 milioni di euro, multando le società che hanno applicato i rincari in modo unilaterale per ulteriori 15 milioni di euro, a causa della pratica commerciale non consentite.
Sono diverse e anche molto importanti, le aziende di distribuzione dell’energia elettrica e del gas che, nel 2022, quando il prezzo dell’energia era salito esponenzialmente per l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e delle conseguenti interruzioni delle forniture di metano da Mosca all’Europa, avevano applicato dei notevoli rincari e tra queste troviamo Enel Energia, Eni Plenitude, Acea Energia, Iberdrola Clienti Italia, Dolomiti Energia, Edison Energia,
Veniamo al nodo cruciale: come si fa ad ottenere il rimborso? In primis, bisogna semplicemente verificare se questa somma è inclusa nella propria bolletta dato che alcune di queste società l’hanno riconosciuta in automatico. Se la somma non figura in bolletta, gli aventi diritto al risarcimento possono contattare la società fornitrice e segnalare la questione.