Nell’esposto di 12 pagine presentato dall’ex ministro Gennaro Sangiuliano nei confronti di Maria Rosaria Boccia, emergono chat e messaggi che rivelano possibili forme di ricatto, in cui la figura del presidente del Consiglio viene menzionata più volte. La procura di Roma sta indagando per lesioni e minacce a un corpo politico dello Stato.
Tra i documenti, ci sono anche messaggi inviati alla moglie di Sangiuliano, Federica Corsini, in cui Boccia finge di essere nello stesso hotel della coppia, dichiarando di non sapere del matrimonio in corso. La parte più inquietante dell’esposto riguarda una presunta gravidanza, con messaggi in cui Boccia faceva leva sul desiderio di paternità di Sangiuliano.
“Bravissimo come sempre. Sei un Super Babbo“, le diceva la Boccia per ricattarlo sfruttando il suo desiderio di paternità . Sangiuliano, infatti, specifica nell’esposto di non aver mai avuto figli, evidenziando come Boccia usasse questa informazione per influenzare le sue scelte professionali.
Boccia avrebbe anche inviato un messaggio a Corsini, fingendo di essere presente nello stesso hotel della coppia, ma l’ex ministro afferma che non c’è mai stata la sua presenza e che ciò rappresentava un’ulteriore intimidazione. L’ex ministro racconta di sentirsi in uno stato di grave turbamento psicologico, una condizione che ha influenzato anche la moglie.
I litigi sono diventati frequenti, culminando in un’aggressione il 17 luglio, dopo la quale Sangiuliano ha mostrato i segni sulla fronte. Infine, l’ex ministro denuncia di aver subito un’azione persecutoria e ricattatoria, che ha colpito anche la moglie. Un’amica di Sangiuliano ha rivelato che Boccia desiderava essere nominata consigliera dicendo senza mezzi termini di fermarsi solo se avesse ottenuto la nomina. Le indagini attualmente in corso stabiliranno se si tratta di un caso di ricatto o di una storia di potere con esiti inaspettati.