The show must go on, ossia l’esibizione deve andare ugualmente avanti ma a che prezzo? Dimentichiamoci Blanco e Mahmood insieme, trionfatori del Festival con Brividi.
La puntata di ieri ci ha mostrato un Blanco decisamente diverso, inedito, la cui performance è stata presa a insulti e fischi. Ormai le foto sono finite sulle principali testate ma c’è chi vuole andarci a fondo.
Prima di capire cosa sta succedendo, diciamocelo francamente: Blanco, al secolo Riccardo Fabbriconi da Calvagese della Riviera, nel corso della sua seconda esibizione sul palco dell’Ariston ha dato il peggio di sé.
Arredi devastati, fiori, in particolare rose, posizionate, ad hoc, per accompagnare ad hoc il suo brano “L’isola delle rose”, prese e lanciare per aria, sotto gli occhi sgomenti degli spettatori.
Ma il motivo di tutto questo siparietto? La voce “spia” che non tornava in cuffia, lo avrebbe infastidito al punto da diventare una furia, impedendogli di proseguire il suo brano. C’è chi, a gran voce, chiede il test tossicologico per il cantante.