Bimbo morto a Sharm El Sheikh: “Non fu un’intossicazione alimentare..” (2 / 2)

Il giallo della morte di Andrea sta prendendo un’altra piega, in quanto gli inquirenti italiani, cui preme far luce su quanto accaduto, stanno vagliando un’altra ipotesi investigativa. Scoprire cosa è accaduto al piccolo è un atto doveroso nei confronti dei familiari, devastati dalla prematura quanto improvvisa dipartita di un bimbo che, fino a quel momento, era in perfetta salute.

Meritano giustizia e verità, in nome del loro adorato bambino che non fa più parte della dimensione terrena. Mentre mamma Rosalia ha dato alla luce una  bimba, la sorellina di Andrea, divenuto uno splendido angelo , il medico legale che, incaricato dal pm, ha effettuato l’autopsia sulla salma del bambino, ha chiesto di poter leggere attentamente tutta la relazione stilata dal collega egiziano che eseguì i primi accertamenti sul corpo di Andrea.

Per il nostro medico legale, prima di poter mettere la parola fine a questa vicenda che sta tenendo con il fiato sospeso tutti gli italiani, occorre entrare a conoscenza di tutti gli elementi importanti come, ad esempio, il contenuto gastrico. La relazione, formata da 200 pagine, è finita sulla scrivania del pm Vittorio Coppola, che coordina l’inchiesta, e che ha incaricato un interprete di tradurla dall’arabo in italiano. Per gli inquirenti italiani c’è l’ipotesi di avvelenamento da contatto per la morte di Andrea; avvelenamento da contatto che sarebbe avvenuto con sostanze tossiche.

Il 1 luglio il piccolo, il padre Antonio e la madre Rosalia Manosperti, incinta di 5 mesi, si sentirono male, recandosi alla guardia medica di Sharm che diagnosticò loro una intossicazione da cibo. Il giorno dopo il bambino e il padre peggiorarono. Resasi subito conto della gravità della situazione, Rosalia chiamò immediatamente un’ambulanza ma per Andrea non ci fu nulla da fare. Il padre del piccolo, ricoverato in gravi condizioni in Egitto, venne in seguito trasferito a Palermo, riportando danni ai reni, mentre ad aver la meglio fu Rosalia, seppur anche lei esposta ad un serio pericolo.

Nel resort di lusso in cui la famiglia Mirabile soggiornava, il Sultan Gardens Resort di Sharm, gli unici stare male furono proprio loro e questo accese subito i sospetti degli inquirenti che misero in discussione l’ipotesi dell’intossicazione alimentare avanzata inizialmente. Adesso spunta la nuova pista sull’avvelenamento da contatto. Per avere una risposta definitiva, però, è ancora presto e si dovranno aspettare mesi. La coppia ha sempre sostenuto, dinnanzi ai poliziotti, di aver mangiato solo nel ristorante del resort.