
Un caso di scomparsa, quello di cui vi parleremo, che ha tenuto il mondo intero col fiato sospeso, sino a quando si è potuto tirare un sospiro di sollievo che ha posto fine alla disperazione dei familiari.
Nel giro di pochi minuti la terra e le pietre sono state rimosse freneticamente. Dopo tre giorni di oscurità, il bambino di 10 anni, a sud della Turchia, è stato liberato. La sua sopravvivenza in quelle condizioni, senza cibo né acqua e sepolto, è stata definita senza esitazioni un vero miracolo.
Nonostante fosse vivo, i sanitari, giunti sul posto in tempo record, hanno accertato il suo stato di salute estremamente grave. Le prime constatazioni mediche hanno rivelato una seria ferita alla testa e numerosi segni compatibili con una violenta aggressione subita. A quel punto, l’indagine ha rapidamente abbandonato l’ipotesi della fuga o dell’incidente.

Le autorità hanno lavorato senza sosta per risalire all’identità del responsabile di un gesto tanto crudele. Le loro attenzioni si sono focalizzate in modo rapido e drammatico su un membro stretto della famiglia.
Il cerchio si è chiuso intorno allo zio del bambino, che è stato immediatamente arrestato con l’accusa di essere l’autore dell’azione violenta e del tentativo di occultamento. I motivi di tale crudeltà familiare restano, per il momento, ancora al vaglio degli inquirenti. E’ stato il minore stesso, mentre veniva trasportato verso l’ambulanza, a dichiarare: “mio zio mi ha picchiato e seppellito”, parole che hanno gelato i presenti.