Bimbo di 4 mesi finisce in ospedale, è in coma: poi la terribile scoperta (2 / 2)

Come scrive oggi l’Arena e come è stato ripreso da Il Mattino, un bimbo di soli 4 mesi è in coma da alcune settimane, in terapia intensiva, presso l’Ospedale della donna e del bambino di Verona. Il piccolo ha riportato delle lesioni che potrebbero, a detta del quotidiano l’Arena, essere state causate dada un forte scuotimento, talmente forte da causargli un versamento intracranico che ha provocato danni irreversibili.

I genitori, una notte di un mese fa, sono arrivati al Pronto soccorso pediatrico, dicendo che il loro bambino si era svegliato nel cuore della notte, piangendo.
I medici hanno posto al padre e alla madre del piccolo una serie di domande, tra cui quella di un’eventuale caduta o botta nei giorni precedenti ma si sono sempre sentiti rispondere di no.

Hanno iniziato a sospettare che il bambino potesse essere stato scosso troppo violentemente e, come previsto dal protocollo, hanno messo al corrente dell’accaduto la polizia, mentre attualmente è la squadra Mobile che sta facendo le indagini. I due genitori sono stati ascoltati, scavando nella loro vita privata, nell’ eventuale loro uso o abuso di sostanze stupefacenti; così come il piccolo è stato sottoposto a prelievi.

Il contesto, si apprende sul quotidiano L’Arena, non è degradato e, allo stato degli atti , non ci sono indagati. Va precisato che la situazione è delicata e che occorreranno ulteriori accertamenti per scongiurare in modo definitivo che possano essere stati il padre o la madre a provocare tali lesioni interne al bebè. Il sospetto è quello che il bimbo possa essere stato vittima della cosiddetta Sindrome del bambino scosso, che è una delle forme più gravi di maltrattamento fisico del neonato e del lattante, collocandosi come prima causa di morte per abuso.

Basta effettuare una semplice ricerca sul web, sui siti medici specializzati, per capire che tale sindrome si verifica nel primo anno di vita ed è maggiormente frequente nei primi sei mesi. Quando il bimbo viene scosso, può andare incontro ad un trauma cerebrale e a conseguenti complicanze neurologiche. Se il piccolo, tenuto per il tronco, viene scosso con forza, il capo subisce rapidi movimenti rotatori. Essendo la muscolatura del collo ancora inadeguata, il contenuto della cavità del cranio o encefalo (cervello, cervelletto e midollo allungato) va incontro a rapida accelerazione e decelerazione con trauma contusivo contro la scatola cranica, lesione dei nervi e rottura dei vasi sanguigni con emorragie”, si legge su L’Arena.