Bimbo di 4 anni morto annegato nell’Adigetto, il papà rompe il silenzio:le sue strazianti parole (2 / 2)

Mercoledì pomeriggio, alle 15:00, dunque poche ore prima che si verificasse la tragedia, Abdelhadi El Bouhali, padre di Adam, aveva scattato una bella foto a suo figlio,dove si vedeva il suo bellissimo sorriso. Sono queste le prime parole, a caldo, pronunciate da un papà rimasto orfano del suo amato bambino in un modo davvero atroce.

Parole alle quali ha aggiunto:”Mai avrei potuto immaginare che questa sarebbe stata l’ultima” . E’ un uomo disperato, che non riesce a darsi pace per la morte del figlioletto, precipitato nell’Adigetto, un canale che non ènuovo a tragedie simili, purtroppo, dal momento che la cronaca ci ha restituito diversi casi di persone che hanno perso la vita, cadendo nelle sue acque. Basta andare a ritroso nel tempo : prima un 15enne, precipitato in acqua nel tentativo di recuperare n pallone da calcio, poi un anziano, intento a tagliare l’erba e, solo la scorsa estate, il ritrovamento del cadavere di Shefki Kurti, il pensionato albanese di 72 anni, residente a Badia, ucciso e fatto a pezzi dalla moglie.

Queste le parole del papà che ha comunicato le sue sensazioni in queste ore così strazianti: Non so proprio darmi pace perché mio figlio si trovava in giardino con me e poi in un attimo è scappato alla mia visuale. Ho subito pensato che potesse essere andato in strada o nel vicino bar, visto che in quel momento erano presenti tanti ragazzi. Invece non era lì. A questo punto ho chiamato il 112, allertando i carabinieri. Con mio fratello Rashid mi sono diretto verso l’Adigetto, per vedere se era lì”.

Il suo racconto prosegue: “Non lo abbiamo visto, ma quando è spuntata dall’acqua una sua ciabattina, ho capito che poteva essere finito dentro al canale. Mio fratello a questo punto si è buttato in acqua per cercare di recuperare il corpo, ma non lo trovava. Le ricerche si sono protratte tutta la sera, grazie all’intervento dei vigili del fuoco e della protezione civile. Mia moglie, distrutta dal dolore, è rimasta chiusa nella nostra casa”. Un racconto disperato, quello di Abdelhadi El Bouhali che non riesce ad accettare che suo figlio Adam, che avrebbe compiuto 5 anni giovedì 30 marzo, non faccia più parte della dimensione terrena.