Bimbo di 4 anni lasciato senza mangiare a scuola: "Tuo padre è un.. (2 / 2)

Una situazione assurda si è verificata in un istituto scolastico di Sulmona, dove un bambino è rimasto praticamente senza mangiare. Una situazione spiacevole sia per il piccolo, che ha dovuto racimolare qualcosa dai piatti dei compagni, sia per la stessa famiglia.

Il piccolo secondo quanto appreso non ha potuto avere il pranzo in quanto i genitori avevano dimenticato di pagare il ticket pari a poco più di 8 euro, equivalente di due pranzi. La madre del bimbo è anche una insegnante e conosce molto bene il mondo della scuola per questo non ci sta a quanto accaduto.

“Mi hanno chiamato dalla scuola dicendomi di andare a riprendere mio figlio perché per lui non c’era da mangiare. E’ stata una scena imbarazzante e umiliante, altamente diseducativa e lo dico da insegnante” – così ha detto la mamma del bimbo parlando con i giornali locali e nazionali.

La vicenda ha avuto una vasta eco mediatica. I fatti si sono verificati presso l’istituto Di Nello di Sulmona, una scuola per l’infanzia. “Ci hanno lasciati tre settimane senza refezione scolastica costretti ad andare a riprendere i nostri figli a scuola anticipatamente perché a quell’età non potevano neanche portare il cibo da casa. Da noi pretendono la massima puntualità, loro, invece, possono fare il ritardo che vogliono impunemente” – queste le parole del papà del bimbo.

Tra l’altro la stessa amministrazione scolastica con un comunicato aveva comunque avvisato i famigliari o i tutori dei bambini di verificare sempre l’importo rimanente per quanto riguarda la mensa onde evitare spiacevoli sorprese perchè nell’anno in corso non sarebbero stati fatti sconti a nessuno visto lo scorso anno ci sono stati 11mila euro di crediti non riscossi.

“Non sarà tollerata la maturazione di debiti tariffari.  Si raccomanda, pertanto, ai sig.ri genitore/tutori dell’utente della refezione scolastica di controllare con adeguata frequenza il saldo del proprio conto mensa, per evitare situazioni di debito e saldare con tempestività insoluti” – così recita il comunicato della scuola.